Piccole ferite o escoriazioni: l’olio extra vergine d’oliva aiuta a guarire più velocemente
Le proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antimicrobiche e la stimolazione delle attività angiogeniche dell’extra vergine possono diventare preziose alleate
Il trattamento dei danni ai tessuti prodotti da agenti fisici, chimici o meccanici comporta notevoli costi diretti e indiretti per i sistemi sanitari.
La guarigione delle ferite comporta una serie di eventi molecolari e cellulari volti a riparare il difetto di integrità del tessuto.
Questi eventi possono essere favoriti da vari agenti naturali, compresi i polifenoli dell’olio extravergine di oliva.
Un’analisi dei dati sui potenziali effetti di diversi composti fenolici che si possono trovare anche nell’extra vergine sulla guarigione e la chiusura delle ferite è stato effettuato dall’Università di Granada.
I risultati di studi in vitro e su animali dimostrano che i polifenoli di diverse specie vegetali, presenti anche nell’extra vergine, partecipano a diversi aspetti della guarigione delle ferite, accelerando questo processo attraverso le loro proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antimicrobiche e la loro stimolazione delle attività angiogeniche necessarie per la formazione del tessuto di granulazione e la riepitelizzazione della ferita.
Questi risultati indicano la potenziale utilità dei composti fenolici dell’olio per il trattamento delle ferite, da soli o in combinazione con altre terapie.