1 – Introduzione
Le erbe aromatiche possono essere conservate con due procedimenti diversi: il congelamento (procedimento spiegato a pagina 2) e l’essiccatura (procedimento spiegato a pagina 3). Nel primo caso, le erbe rimangono fresche, sia che vengano messe in freezer da sole, sia che vengano inserite nell’olio. Una volta posizionate nel congelatore, le erbe possono essere conservate per mesi e mesi, se non addirittura per anni: quando estratte, possono essere consumate sia crude che previa cottura, in base alle necessità (ecco perché a volte può essere utile ricorrere anche all’olio, che così è già pronto e aromatizzato e dà ai piatti che vengono preparati un profumo decisamente piacevole e molto apprezzabile). Nel secondo caso, le erbe vengono fatte seccare subito dopo essere state raccolte, e quindi conservate in buste chiuse in modo ermetico o in barattoli di vetro.
L’essiccatura può essere eseguita in vari modi, sia al naturale che adoperando degli speciali essiccatori elettrici: l’importante è agire in un ambiente ben ventilato, il più possibile secco e riparato e, ovviamente, privo di umidità. Volendo, si può mettere alla prova anche il rimedio della nonna più classico, che consiste nel far seccare le erbe direttamente esponendole alla luce del sole. A prescindere dal metodo di conservazione per cui si opta, tali procedure possono essere messe in pratica per tutti i tipi di erbe, che si tratti di basilico, di rosmarino, di prezzemolo o di timo, ma anche di salvia, di maggiorana, e così via.