Pomodoro cuore di bue: alla scoperta del re delle insalate. Il pomodoro cuore di bue è il più grande tra i suo fratelli rossi, è perfetto per le insalate, è dietetico e ideale per moltissime ricette.
Indice dei contenuti
- Luoghi di produzione del pomodoro cuore di bue
- Le proprietà del più gustoso pomodoro da insalata
- Composizione chimica e valori nutrizionali della varietà cuore di bue
- Usi in cucina del più grande della famiglia dei pomodori
- Le cultivar più rinomate
Il cuore di bue è il più famoso nonché prelibato pomodoro da insalata chiamato così proprio perché è grande come l’organo pulsante di un toro.
Poche calorie (appena 20-30), succo dissetante, polpa carnosa, sapore dolce e pochi semi: non stupisce che sia tra i più richiesti in tutto il mondo.
Approdato nel vecchio continente dagli Stati Uniti, questa varietà (ti consigliamo al proposito la nostra rubrica tutta dedicata ai pomodori) si è velocemente diffusa in tutto il mondo a partire dal VXI secolo senza mai più conoscere momenti di crisi.
Luoghi di produzione del pomodoro cuore di bue
Come gran parte dei pomodori anche il cuore di bue cresce in luoghi miti e assolati va da sé che l’Italia sia il luogo di produzione ideale.
Sebbene sin dal suo arrivo dagli Stati Uniti si sia diffuso in molti paesi, è in Italia e Spagna, proprio come Intense il pomodoro più amato dagli chef, che questa varietà ha preso subito piede con sterminate produzioni in campo aperto in primavera ed estate.
Non sono mancati, tuttavia, momenti di difficoltà per i paesi europei a causa della massiccia introduzione di prodotti dal Marocco.
Il cuore di bue è uno dei pomodori più facili da coltivare anche in orto, ma in Italia ci sono almeno tre zone in cui viene prodotto in maniera massiccia: nella zona di Albenga, in provincia di Savona, sempre in altre realtà della Liguria e in Abruzzo.
Le proprietà del più gustoso pomodoro da insalata
Come accennato, il cuore di bue ha poco più di 20 calorie per 100 grammi e il peso di ogni frutto si aggira tra i 200 e i 300 grammi.
Con un solo pomodoro si può fare una gustosa insalata, detox e rinfrescante. Non solo dietetico ma anche super salutare anche se forse non tanto quanto il pomodoro bronzeo di cui tanto si sente parlare negli ultimi tempi.
Oltre al licopene, la famosa sostanza antiossidante capace di rallentare lo sviluppo delle cellule tumorali che del resto è presente in tutti i pomodori, il cuore di bue è ricco anche di vitamine e sali minerali; la stessa contenuta in altri altrettanto benefici frutti rossi.
Per fare tesoro di tutte queste caratteristiche la soluzione migliore sarebbe quella di consumare questo pomodoro a piena maturazione ma sono in molti a preferirlo, per via della consistenza più soda e croccante, quando è ancora un po’ indietro di maturazione.
Composizione chimica e valori nutrizionali della varietà cuore di bue
Queste le caratteristiche di un frutto che, in genere, contiene una parte edibile (commestibile) del 96% e una media di 95 grammi di acqua.
- Proteine 1 g
- Grassi 0,2 g
- Zuccheri 3,5 g
- Calorie 19 Kcal
- Ferro 0.3 mg
- Calcio 9 mg
- Fosforo 25 mg
- Potassio 297 mg
- Sodio 6 mg
- Vitamina C 25 mg
- Vitamina A 135 mg
Usi in cucina del più grande della famiglia dei pomodori
Come accennato il pomodoro cuore di bue è ideale per le insalate o da consumare a crudo ecco perché va a ruba d’estate quando in molti amano mangiarlo anche assoluto, con sale e olio, oppure in compagnia di una fresca mozzarella di bufala per una caprese doc.
A differenza del pomodorino giallo, di cui abbiamo abbondantemente parlato nei giorni scorsi nell’articolo Dolce, antiossidante, buono: tutti pazzi per il datterino giallo, il cuore di bue non è adatto per la pizza.
Si presta invece perfettamente alla preparazione del famoso succo di pomodoro in quanto, la notevole quantità di acqua presente in ogni frutto, lo rende super dissetante.
Per concludere i grandi classici, immancabile il cuore di bue ripieno di cous cous con aromi.
Si tratta, peraltro, di una ricetta antisprechi: la carcassa di un pomodoro così grande è infatti perfetta come contenitore ma la polpa può essere recuperata per preparare un’ottima salsa fresca.
Le cultivar più rinomate
I non addetti ai lavori parlano genericamente sempre di cuore di bue ma, in effetti, ci sono almeno otto cultivar considerate di grande pregio tra i professionisti del settore che vale la pena di conoscere.