ANTIOSSIDANTI E RICCHI DI VITAMINA C: ECCO LE PROPRIETÀ DEI POMODORI
L’estate è la stagione del pomodoro. Perfetto insieme alla mozzarella nella classica Caprese, ma adatto anche a condire i cereali per insalate fresche e insalatone ricche. Ma non tutti sanno che questo frutto dell’omonima pianta ha anche caratteristiche nutrizionali molto interessanti e preziose per l’organismo. Abbiamo chiesto, dunque, alla dottoressa Francesca Evangelisti, biologa nutrizionista, di raccontarci tutto a proposito delle proprietà del pomodoro e di darci alcune indicazioni per scegliere i prodotti più sani.
STORIA E CARATTERISTICHE DEL POMODORO
Il pomodoro è il frutto dell’omonima pianta, il cui nome scientifico è Solanum lycopersicum, appartenente alla famiglia delle solanacee, la stessa delle patate. Importata in Europa dall’America centrale e meridionale nel XVI secolo, la pianta di pomodoro venneinizialmente usata solo per le sue caratteristiche ornamentali, poiché si pensava che i suoi frutti fossero velenosi.
I primi ad accorgersi che invece il pomodoro era commestibile furono i contadini dell’Italia meridionale, della Spagna e di altri paesi affacciati sul Mediterraneo, i quali cominciarono a usarlo come ingrediente aggiunto a vari alimenti, tra cui cipolla e pane. Successivamente, il pomodoro passò dalle mense povere a quelle più raffinate, dapprima mescolato ad altri ortaggi, poi come vero e proprio contorno di carne o pesce.
Come ci spiega la dottoressa Evangelisti, il pomodoro si può trovare tutto l’anno, dato che può essere facilmente coltivato non solo all’aperto ma anche all’interno di serre; quello da campo si trova da luglio a ottobre, per cui si tratta di un ortaggio tipicamente estivo.
I tipi di pomodoro sono moltissime, diverse per lo più per forma e dimensione del frutto. I classici pomodori da tavola o da insalata comprendono le varietà cuore di bue, tondo liscio, palla di fuoco, marmande, royal ace, costoluto. Tra i pomodori da pelati o da salsa ritroviamo invece le varietà San Marzano, Ventura, Roma, Vesuvio e Napoli. I pomodori da serbo invece, detti anche pomodorini o pomodori da brodo, sono il prato, piros, a grappoli d’inverno. Abbiamo infine il pomodoro da succhi e concentrati che comprendono le varietà petomech e tondino. Da sottolineare che in tutti i casi si tratta solo di alcune varietà, dato che queste ultime sono davvero molte.
VALORI NUTRIZIONALI DEL POMODORO
Chiediamo alla dottoressa di spiegare quali sono i valori nutrizionali del pomodoro. In 100 grammi troviamo:
- 94 g di acqua;
- 3,5 g di carboidrati (tutti zuccheri solubili, quindi non c’è di amido);
- 1 g di proteine e assenza di lipidi, per quanto riguarda i macronutrienti.
- 2 g di fibra;
- potassio (molto abbondante),
- fosforo,
- magnesio,
- calcio,
- sodio,
- vitamine A, C, K e acido folico.
“Sono presenti anche diversi carotenoidi, in particolare il licopene, molto abbondante nel frutto maturo, specialmente nella buccia. PIuttosto basso: circa 20 kcal per 100 grammi di pomodori.”
POMODORO: PROPRIETÀ DI UN ALIMENTO RICCO DI VITAMINA C
“Il buon contenuto di vitamina C – spiega la dottoressa Evangelisti – rende il pomodoro un alimento importante per il rafforzamento del sistema immunitario, rendendoci più forti contro l’attacco di virus e batteri.” Ricorda, inoltre, che la vitamina C è anche un potente antiossidante che, assieme ad altre sostanze come i carotenoidi, fa del pomodoro un ortaggio dalla spiccata azione antiossidante, in grado di contrastare l’attività dei radicali liberi e prevenire pertanto l’invecchiamento.
Grazie alla presenza di vitamina A, invece, il pomodoro è utile per la salute della pelle e della vista. “Ha una importante azione antitumorale – aggiunge l’intervistata – poiché il suo consumo sembra in grado in particolare di ridurre il rischio di tumore al pancreas, alle ovaie e alla prostata. Ciò grazie alla presenza, nello specifico, del licopene, in grado di rallentare la moltiplicazione delle cellule tumorali.”
L’elevato contenuto di potassio fa sì, inoltre, che il pomodoro sia molto utile per la salute dell’apparato cardiovascolare e, in particolare, per la regolazione della pressione arteriosa e dell’attività cardiaca.
“Mangiare regolarmente pomodori – consiglia la nutrizionista – aiuta pertanto a prevenire diverse patologie quali ictus, infarti e altri problemi cardio-circolatori.
Inoltre, sembra anche in grado di ridurre il livello di colesterolo nel sangue: altro fattore protettivo del sistema cardiovascolare, prevenendo l’aterosclerosi.
E ancora una volta grazie al licopene.”
Il pomodoro favorisce la diuresi, prevenendo infezioni e infiammazioni del tratto urinario, facilita la digestione dei cibi ricchi di amidi ed è utile anche in caso di infezioni da candida. “Il buon contenuto di vitamina K e la presenza di calcio rafforzano le ossa, per le quali risulta molto importante ancora una volta il licopene, in grado di favorire la formazione di nuovo tessuto osseo. È consigliato, pertanto, in caso di osteoporosi.” Infine, il pomodoro è consigliato in gravidanza, dato il buon contenuto di acido folico, la cui carenza può determinare malformazioni del feto.
COME USARE IL POMODORO IN CUCINA
Oltre che crudi in insalata, i pomodori possono essere consumati come conserva (pelati, passata, concentrati), salse, succhi, centrifugati oppure secchi sott’olio; e sono un ottimo ingrediente per pizze, minestre, risotti, piatti a base di carne, pesce o uova. “Al momento dell’acquisto – consiglia l’intervistata – il pomodoro fresco deve presentare un calice a 5 sepali e picciolo verde scuro e piuttosto rigido, entrambi privi di macchie e rughe. La buccia deve essere liscia, lucida, senza increspature, eccetto nel caso dei pomodori di campo, che possono invece presentare anche forme irregolari.”
La biologa nutrizionista suggerisce di evitare pomodori con buccia flaccida e molle al tatto. “Il pomodoro deve essere sodo, carnoso e con polpa succosa e di colore rosso vivo; quest’ultima non deve essere farinosa, granulosa o di colore rosa chiaro.” È bene conservare il pomodoro a temperatura ambiente, tenendo conto che continua a maturare dopo la raccolta; per tale motivo , quando questi vengono consumati crudi in insalata, è sempre bene sceglierli non troppo maturi. Meglio evitare la conservazione in frigorifero, dato che al di sotto dei 10 C° le qualità del pomodoro vengono alterate.
QUALI CONTROINDICAZIONI PER IL CONSUMO DI POMODORO?
Come spiega la nutrizionista, il pomodoro è sconsigliato in caso di artrite reumatoide. “Per via dell’istamina, può provocare emicranie e reazioni allergiche, caratterizzate da prurito in bocca e in gola e possibili gonfiori, anche se queste ultime sono piuttosto rare.” Specifica inoltre che è stata riscontrata una maggiore probabilità questo tipo di reazioni in soggetti allergici ai pollini delle graminacee. “Il pomodoro va consumato con moderazione in caso di calcolosi renale dato che è ricco di acido ossalico.”
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